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Enologo: Giancarlo Soverchia

I nostri vini sono controllati e certificati dall’Ente Suolo e Salute S.r.l.
Odc. Autorizzato con DM MRAAF 9697232 30/12/90 in applicazione al Reg. CEE 22092/91
IT ASS S499 T 080139

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C’rasa

Vino aromatizzato alle visciole

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

Visivo: Colore rubino con riflessi amaranti;
Olfattivo: Al naso note di ciliegia (visciola e marasca) fresca e leggermente congetturata si esprimono insieme ad un fine speziato;
Gusto-olfattivo: In bocca, un buon equilibrio di zuccheri acidi, segue un attacco morbido;
Il finale opulento e lungo ha note retro nasali di visciole e di spezie.

SCHEDA TECNICA

Zona di produzione San Costanzo (Pesaro-Urbino) – Marche
Vitigno 70% Sangiovese e altre varietà locali
Ubicazione vigneti 200 mt slm
Esposizione vigneti sud-est
Forma di allevamento l’impianto è a cordone speronato alto; cortina centrale
Età dell’impianto in media 5 anni
Tipologia terreno sabbio/argillosa
Ceppi per ettaro 3000
Resa per ettaro 7 Ton/Ha
Vendemmia fine settembre/prima decade di ottobre
Tipo di raccolta uve vendemmiate a mano ed in piccole casse
Vinificazione e affinamento E’ un processo di lavorazioni che dura 6 mesi basato su una procedura creata dalla Ns. azienda. Il Vino Rosso utilizzato, ha fatto legno per 12 mesi in piccola parte e prodotto della vendemmia in fermentazione per il resto. Le visciole non sono mai pressate o macinate, ma fanno un doppio passaggio sul vino per mantenere gli aromi freschi e ottenere due prodotti, uno dolce e uno secco, che vengono assemblati al momento di andare in bottiglia non chiarificati e non filtrati, in piccola parte viene utilizzato il nettare di visciole per completare l’armonia.
Titolo alcolomentrico 12,5% in vol.
Temperatura di servizio 16°
Le visciole Raccolte stramature della zona del Montefeltro
Raccolta e produzione Nella seconda/terza decade di Giugno le visciole si maturano.  Raccolte a mano senza picciolo le visciole arrivano in cantina e sono selezionate per eliminare i residui di foglie. Da qui si fa uno sciroppo di visciola che matura durante l’estate. Con l’arrivo delle vendemmie dei rossi in autunno si ottiene un vino nuovo con il quale fermentare le visciole. In seguito il visciolato è lavorato ed affinato fino ad arrivare alla bottiglia.
Colore Rosso Rubino carico
Profumo Intenso, di visciola fresca
Sapore Dolce, piacevole ma equilibrato
Abbinamenti Da solo, dolci al cioccolato o secchi, gelati, crostate, ciambellone

Etimologia del nome “C’rasa”

Piccola frazione di San Costanzo. Cerasa (c’rasa in dialetto) significa ciliegia.
Il Duca Federico da Montefeltro nel XV secolo, “non beveva vino che di cerase … “, e da questa antica tradizione che nasce una bevanda a base di vino e visciole. Forse pochi sanno che il ciliegio deriva da due specie: il dolce (Prunus avium), e l’acido (Prunus cerasus); da quest’ultima specie deriva l’amarena, la marasca e il visciolo. Il ciliegio visciolo e diffuso nel territorio del Montefeltro e, dalla sua storia contadina, produce, assieme al vino rosso, una bevanda di grande intensità e piacevolezza che viene detta “Vino di Visciole “.

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